Come abbinare e conservare il Vino Porto

Quando si pensa al Porto, se non si è un appassionato oppure un portoghese, viene in mente sempre un vino rosso da abbinare al formaggio oppure ad un bicchiere dopocena di un vino dolce quasi come un liquore. Si sa che ne esistono diverse tipologie ma è tutto decisamente nebuloso. E allora oggi leviamo un po’ di nebbia consigliando delle linee guida per gustare appieno il vino Porto.

Cos’è il Porto?

Il Porto è un vino liquoroso prodotto esclusivamente nel nord del Portogallo. La zona di produzione del Porto è identificabile con il percorso del fiume Duoro, ed è una delle denominazioni di origine più antiche del mondo. Ogni bottiglia di Porto deve avere necessariamente una fascetta di carta che è di fatto il sigillo di garanzia. I vigneti sulle sponde del Duoro sono spettacolari mentre la storia di questi vini è avvincente, la zona quindi merita di essere visitata almeno un fine settimana.

Sponde del Duoro e Vigneti

Produzione del Porto

La produzione del porto è unica per tutte le tipologie: la fermentazione avviene in vasche di acciaio inox, raggiunta la qualità desiderata viene aggiunto del Brandy a 77% vol. che non è altro che il distillato del vino prodotto appositamente negli anni precedenti ed affinato in botte. Si ottiene così un Porto con circa 100g/l di zuccheri residui e con una gradazione di 20% vol.

I tipi di vino porto

Il Porto viene spesso sottovalutato vedendo una scarsa possibilità di abbinamenti gastronomici. Basta andare in Portogallo invece per scoprire che lo si può apprezzare dall’aperitivo in un cocktail fresco e fruttato con un Porto Branco, al dolce, con il classico abbinamento al cioccolato, in ogni sua forma e tipologia, anche Fondente Extra. Un Porto Ruby può essere perfetto con un risotto al Castelmagno ma anche con un arrosto, mentre a fine pasto un Porto Tawny con il Cheddar non lascerà certo delusi. Per sapere come abbinare i vini, bisogna sempre partire dal capire come vengono prodotti e le diverse tipologie, per non sbagliare.

Ecco quindi tre tipologie di Porto raggruppabili in tre grandi famiglie: Porto Bianco, Porto Ruby, Porto Tawny.

  1. PORTO BIANCO

    Il Porto Bianco, come è facile intuire, viene prodotto a partire da uve bianche, selezionate per la loro freschezza ed eleganza e viene affinato in grandi tini di legno. Può essere di due diverse tipologie, il Classico, quindi fresco e giovane o il Riserva quindi più maturo ed affinato. Il colore quindi varia dal giallo paglierino all’oro antico. Il loro profilo aromatico però è comunque simile, quindi avremo un vino intenso aromatico floreale ed agrumato, ricco di frutta tropicale, miele, noci e pane tostato. Vanno bevuti freddi, con le stesse attenzioni dei normali vini bianchi, quindi 6-10° C per il Classico e temperature più moderate per il Riserva, 10-12° C.
    Per l’abbinamento scordiamoci il formaggio! Questi sono un aperitivo perfetto, inoltre un cocktail con il Porto classico bianco è incredibilmente rinfrescante. Sono ottimi con le noci o le mandorle tostate ma sono perfetti da abbinare al gelato alla vaniglia e ai frutti tropicali. Una volta aperta la bottiglia non dovete berla tutta per forza, sono vini fortificati quindi resistenti all’azione dell’ossigeno, si conserveranno perfettamente per 4/6 settimane se ben tappati.

  2. PORTO RUBY

    Il Porto Ruby viene prodotto da uve rosse, quindi è un vino molto colorato e di struttura maggiore rispetto al Porto Bianco. Viene affinato in grandi tini di legno, esattamente come il Bianco. Rispetto a quest’ultimo però oltre alla tipologia Classica e alla Riserva possiamo trovare due prodotti più rari, l’LBV (Late Bottled Vintage) e i Vintage: il primo è frutto di un’unica annata e di un affinamento più lungo, il secondo viene prodotto solo ed unicamente in annate eccezionali.
    Sono in linea generale vini dal colore rosso rubino carico. Sono potenti, intensi, corposi e ricchi. Al naso, con le dovute eccezioni, sono ricchi di frutti rossi, bacche, cioccolato e spezie. Vanno serviti a 16°C, quindi freschi, e sono perfetti in abbinamento con una cheesecake ai frutti rossi, al gelato al lampone, alla cioccolata in tutte le sue declinazioni e ai formaggi freschi. Una volta aperta la bottiglia il Porto Ruby Classico può conservarsi senza problemi per 4/6 settimane ma un LBV può resistere per un massimo di 4 giorni mentre un Vintage può resistere al massimo fino al giorno dopo. Sono vini buonissimi ma delicati e vanno trattati con rispetto.

  3. PORTO TAWNY

    Il Porto Tawny è prodotto da uve rosse e viene selezionato dopo attente valutazioni e degustazioni dal Ruby. Partendo da una base affinata in grandi tini di legno per almeno tre anni, questo Porto prosegue il suo affinamento in barrique. L’affinamento prolungato del Porto Tawny, anche fino a 40 anni, comporta un’evoluzione del colore e degli aromi. Il colore, infatti, ricorda l’ambra con riflessi che vanno dal rosso granato all’oro, con la nota rossa che viene persa via via che aumenta l’invecchiamento. Al naso invece risulta ricco, complesso ed elegante. Frutta secca, noci, spezie e miele sono avvolti e supportati da note tostate.
    Vanno serviti leggermente più freschi rispetto ai Ruby, a 14°C e sono perfetti in abbinamento con dolci ricchi di panna e uova, con della frutta secca o un piatto di formaggi intensi. Sorprendente anche con foie gras, paté, zuppe autunnali di castagne o funghi e piatti salati. Sono vini che una volta aperti sopportano benissimo l’azione dell’aria, proprio grazie al loro lunghissimo affinamento per cui se una bottiglia di Tawny Reserve può rimanere aperta per 8 settimane senza subire variazioni significative, un Tawny 10 può essere goduto, un bicchiere alla volta, per almeno 2 mesi.

Porto e cioccolato

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