- Mondo Vino
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Rimaniamo in Borgogna, come per lo Chablis, ma nella parte meridionale della cote d’Or che si trova nella parte settentrionale della regione, poco a sud di Digione, e si estende per circa 50 chilometri, fino nelle vicinanze di Santenay, in una fascia di territorio piuttosto stretta. La parte settentrionale è definita Côte de Nuits, dal nome della città Nuits-St-George, nella quale si producono quasi esclusivamente vini rossi, mentre quella meridionale è la Côtes de Beaune, dalla città di Beaune, e nella quale si producono sia vini bianchi sia vini rossi da uve Chardonnay e Pinot Nero. L'area è celebre per i suoi vini bianchi ed è dalla Côte de Beaune che provengono i migliori Chardonnay della Borgogna. Anche i vini rossi della Côte de Beaune sono di elevata qualità, in particolare quelli di Corton, tuttavia considerati meno pregiati di quelli della Côte de Nuits, di cui scriveremo in seguito. Questi rossi sono caratterizzati da una maggiore morbidezza e qualità organolettiche più immediate. I bianchi della Côte de Beaune sono invece caratterizzati da una sorprendente ricchezza organolettica e struttura, con aromi che spesso ricordano miele, nocciola, vaniglia e talvolta il tartufo. Meursault Forse sorprendentemente, uno dei nomi più famosi in Borgogna non ha Grand Crus. A Meursault si coltiva quasi esclusivamente lo Chardonnay, ad eccezione di Santenots, con risultati meravigliosamente ricchi e burrosi, sviluppando sentori di frutta secca con il tempo. Il Premier Crus occupa 132ha dei 437ha di superfice vitata totale. Puligny-Montrachet Il Mont Rachaz, che più che un monte è una collina tra Puligny e Chassagne, è una delle zone viticole più famose al mondo. I vini prodotti dai vigneti sul lato di Chassagne sono chiamati Le Montrachet mentre quelli prodotti dal lato di Puligny semplicemente Montrachet. Il Grand Crus ha una superfice vitata molto contenuta, infatti ricopre un’area di 4 ettari per ciascun comune. Ci sono anche 100 ettari di vigneti Premier Cru su un totale di 235 ettari a Puligny. Tecnicamente ci sono 24 Premier Crus, sebbene 10 di loro rappresentino trame particolari all'interno di altri Premier Crus. Mentre i vini bianchi, complessi e minerali attirano tutta l'attenzione, troviamo circa 6 ha di Pinot nero. Chassagne-Montrachet Oltre ai 4ha di Le Montrachet e i 6 ha di Bâtard Montrachet, e 1.5 ha di Grand Cru ci sono 159 ettari di Premier Cru sul totale di 350 ha di Chassagne, che contiene una quantità sorprendente di Pinot nero. Il vino bianco tende ad essere più ricco di quello di Puligny ma non altrettanto elegante; i rossi sono abbastanza robusti e hanno bisogno di tempo per arrotondarsi. Santenay La coda meridionale della Côte de Beaune vede prevalere il Pinot nero, con il 90% del vino di Santenay rosso. I vini sono solidi, leggermente meno eleganti ma più economici dei grandi nomi a nord. Santenay ha 124ha di Premier Crus su un totale di 379ha. Qui la composizione del terreno varia rispetto alle altre zone infatti il calcare verde/grigio contraddistingue i terreni più elevati fino a un'altezza di 500 metri. Più in basso sul pendio, a partire da 300 metri, il terreno è prevalentemente formato da sfere di calcare dette ooliti e marna.