- Felipe Arosio
- Mondo Vino
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Dove nasce il Recioto della Valpolicella?
Tra le dolci colline a nord di Verona si trova la culla del Recioto della Valpolicella, uno dei vini dolci rossi più antichi e distintivi d’Italia. Questo vino nasce nella zona denominata Valpolicella Classica, che comprende comuni come Negrar, Fumane, Marano, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano. Qui il microclima collinare e i terreni calcareo-argillosi offrono condizioni ideali per la coltivazione dei vitigni autoctoni Corvina, Rondinella e Molinara.
L’importanza storica di questo vino è testimoniata da scritti risalenti all’epoca romana, che parlavano di vini dolci ottenuti da uve appassite. A differenza di molti altri vini da dessert, il Recioto nasce con l’intento di mantenere la freschezza dell’uva grazie alla fermentazione interrotta che lascia residui zuccherini.
Cosa rende unico il Recioto della Valpolicella?
Il Recioto della Valpolicella si distingue nel panorama enologico italiano per la sua struttura complessa e la dolcezza bilanciata. Questo vino rosso passito viene prodotto con uve accuratamente selezionate e lasciate ad appassire per circa 100-120 giorni su graticci in fruttai ben ventilati. L’appassimento favorisce la concentrazione di zuccheri, aromi e sostanze estrattive.
Durante la vinificazione, la fermentazione viene interrotta intenzionalmente per preservare parte degli zuccheri naturali. Il risultato è un vino dal colore rosso rubino intenso, con profumi avvolgenti di frutta rossa matura, confettura, spezie dolci e cioccolato. In bocca è morbido, vellutato e persistente, con un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità.
Come si produce il Recioto della Valpolicella?
Il processo di produzione del Recioto della Valpolicella è il risultato di una tecnica antica e meticolosa che esalta la qualità delle uve autoctone. La vendemmia avviene rigorosamente a mano, selezionando solo i grappoli più sani e maturi. Questi vengono poi disposti in cassette o su graticci nei fruttai, ambienti ben ventilati dove le uve restano ad appassire per circa 3-4 mesi.
Durante questo periodo, l'acqua contenuta negli acini evapora, mentre zuccheri e sostanze aromatiche si concentrano. Una volta raggiunto il livello desiderato di appassimento, le uve vengono pigiate e inizia la fermentazione. A differenza dell’Amarone, nel Recioto essa viene interrotta prima che tutti gli zuccheri vengano trasformati in alcol, per preservare la sua dolcezza naturale.
Come abbinare e servire il Recioto della Valpolicella?
Il Recioto della Valpolicella è un vino dolce ma strutturato, che si presta a sorprendenti abbinamenti gastronomici. Tradizionalmente, viene servito con dessert a base di cioccolato fondente, crostate ai frutti di bosco o dolci secchi della tradizione veneta. Tuttavia, può stupire anche accostato a formaggi erborinati come il gorgonzola piccante o il roquefort, creando un intrigante contrasto tra dolce e salato.
Per valorizzarne al meglio gli aromi complessi, è consigliabile servirlo leggermente fresco, intorno ai 14-16 °C, in calici ampi da vino rosso. Questa temperatura permette di apprezzarne tutte le sfumature olfattive senza compromettere la sua dolcezza.
Il Recioto della Valpolicella: un'eccellenza da scoprire
Chi ama i vini dolci complessi e strutturati non può non lasciarsi sedurre dal Recioto della Valpolicella. Questo vino rappresenta un autentico gioiello dell’enologia veronese, frutto di una tecnica paziente e di una cura estrema nella selezione e nella lavorazione delle uve. La sua versatilità a tavola e la sua carica aromatica lo rendono una scelta ideale per chi desidera offrire ai propri clienti un vino dolce di classe, capace di distinguersi dai prodotti più diffusi.
In un panorama dominato da proposte standardizzate, il Recioto continua a esprimere carattere e autenticità, portando nel calice secoli di storia e tradizione enologica veneta. Un'opportunità preziosa per ristoratori ed enoteche che vogliono offrire un'esperienza sensoriale fuori dal comune.


