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Al 21 di settembre la vendemmia 2022 in Champagne si è ufficialmente conclusa, ed è già considerata una grande annata!
È partita il 20 di agosto con i Cru più precoci, con 12 giorni di anticipo rispetto alla media degli ultimi dieci anni, anche grazie alle dolci piogge di giugno che hanno supportato le piante in una maturazione ottimale, aiutandole a superare egregiamente il caldo di luglio ed agosto senza stress idrici.
Limite della resa della Champagne 2022
Il limite di resa della Champagne per la vendemmia 2022 è stato fissato al livello più alto dell’ultimo decennio, pari a 12.000 kg/ha. Questo grazie al perfetto stato di salute delle uve, al grado zuccherino ottimale e alla buona acidità che è stata mantenuta grazie all’inizio di vendemmia leggermente anticipata.
In linea generale sia i piccoli Vigneron che le grandi Maison sono entusiasti dei vini base che hanno ottenuto dopo la prima fermentazione, e guardano con fiducia alle vasche che ora stanno ancora fermentando.
Per la Champagne avere delle vendemmie come la 2022 è un grande regalo, soprattutto per andare a rimpinguare le scorte di vini di riserva che sono state ampiamente utilizzate per sopperire alle perdite della campagna dell’anno precedente che a causa delle gelate aveva chiuso con una perdita in volume del 30%.
Il consumo di Champagne
Inoltre, la tendenza dei consumi di Champagne rimane sempre positiva, grazie alla crescita record post pandemia e soprattutto al forte impatto che hanno i nuovi mercati di Cina ed India, che stanno iniziando ad apprezzare questo prodotto.
Quindi guardiamo con ottimismo al futuro ed attendiamo dei grandi millesimati!
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