Biologico Vegano
BIOLOGICO VEGANO
Vino Rosso
VITIGNO
Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc
CARATTERISTICHE SENSORIALI
LillyBeth 2021, un vino rosso biologico vegano che rappresenta una nuova era per la cantina Drei Donà. Questo vino è stato concepito per celebrare la convivialità e il piacere di stare insieme, evocando un'atmosfera leggera e spensierata. LillyBeth è il risultato della visione e della creatività della nuova generazione della famiglia Drei Donà, in particolare dei figli Ida Vittoria ed Enrico. Il nome LillyBeth è un omaggio a due cani di razza Corgi, una delle passioni della famiglia. A differenza degli altri vini dell'azienda, che prendono ispirazione dai cavalli della scuderia, LillyBeth incarna la vivacità e l'energia contagiosa dei Corgi, noti anche per il loro carattere socievole e amichevole. Questo vino accoglie gli ospiti come un caldo abbraccio, creando un'atmosfera familiare e gioiosa fin dal primo momento. LillyBeth è realizzato attraverso un metodo di vinificazione naturale che richiama lo stile dei vini del sud della Francia, come il Beaujolais Village. È ottenuto dalla combinazione di uve Sangiovese, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. La vinificazione inizia con una macerazione a freddo delle bucce di Sangiovese, che vengono poi unite ai Cabernet per fermentare insieme in vasche di cemento con lieviti indigeni. Questo processo recupera le tradizioni vinicole antiche e garantisce un vino autentico. Dal punto di vista sensoriale, LillyBeth si presenta con un colore rubino luminoso, screziato da bagliori porpora. Il profilo aromatico è intenso e complesso, con note di ciliegia croccante, susina rossa e mora di gelso. Al palato, il vino è ampio e denso, con una tessitura tannica raffinata che offre una piacevole freschezza. La combinazione di sapori crea un finale ricco di sfumature salmastre e minerali. Con un potenziale di invecchiamento di 5-7 anni, LillyBeth è ideale da servire a una temperatura di 17°C. Questo vino versatile si abbina perfettamente a una vasta gamma di piatti, dalle pietanze vegane agli antipasti a base di salumi, fino ai primi al ragù di carne e alle grigliate di pesce dell’Adriatico.
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Tra le città di Forlì e Predappio è sorta la Tenuta La Palazza in una posizione strategica tra le valli dei fiumi Montone e Rabbi, attorno a una delle torri di guardia che Caterina Sforza nel 1481 ordinò di costruire per difendere i suoi possedimenti. La tenuta, di proprietà dei conti Drei Donà dal 1923, è da sempre dedicata alla produzione di uve Sangiovese. L’azienda si trasforma radicalmente nel 1979, quando ne assume la guida Claudio Drei Donà insieme al figlio Enrico. Dei 23 ettari coltivati in regime di agricoltura biologica, la maggior parte è dedicata ai vigneti di Sangiovese da cui nascono il classico Predappio Doc “Notturno” e la Riserva “Vigna del Pruno”. Ma dalla visione futurista del conte Claudio sono nati anche “Il Tornese”, primo grande bianco da uve internazionali in Romagna e il rosso “Magnificat”, un “single vineyard” dalla prima vigna di Cabernet Sauvignon piantata in questa regione. Un accenno meritano i particolari nomi dei vini: infatti, sono stati battezzati con i nomi dei cavalli del piccolo allevamento di famiglia.
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