- Felipe Arosio
- Mondo Vino
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Cos’è il taglio bordolese e perché è così famoso
Origine del taglio bordolese: Bordeaux e il suo modello di assemblaggio
Quando si parla di taglio bordolese, si fa riferimento a una delle più celebri tecniche di assemblaggio enologico al mondo. Nato nella regione francese di Bordeaux, questo stile prevede la combinazione di più vitigni a bacca rossa per creare un vino armonico, strutturato e longevo. Il modello bordolese è diventato nel tempo una scuola per moltissimi produttori anche fuori dalla Francia.


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Significato enologico del termine “taglio bordolese”
Nel linguaggio tecnico, il taglio bordolese indica un blend ottenuto da uve tradizionalmente coltivate a Bordeaux: principalmente Cabernet Sauvignon e Merlot, affiancati da Cabernet Franc, Petit Verdot e Malbec. La scelta di miscelare questi vitigni nasce dal desiderio di bilanciare struttura, morbidezza, acidità e capacità di affinamento in un’unica bottiglia.
Perché il taglio bordolese è apprezzato anche fuori dalla Francia
La fama del taglio bordolese ha superato i confini di Bordeaux per la sua capacità di adattarsi a diversi climi e territori. Molti produttori italiani, californiani, cileni e australiani si sono ispirati a questo stile per creare vini internazionali ma con identità locale. La sua diffusione è dovuta anche alla riconoscibilità che offre al consumatore: quando si legge 'Bordeaux blend', ci si aspetta un certo tipo di esperienza sensoriale.
I vitigni del taglio bordolese: equilibrio e complessità
Il Cabernet Sauvignon è uno dei pilastri del taglio bordolese. Apprezzato per la sua struttura, la ricchezza tannica e il potenziale di affinamento, porta al blend note di frutti neri, spezie e una buona capacità evolutiva. È spesso l’elemento dominante nei tagli con maggiore corpo e complessità.
Il Merlot bilancia la forza del Cabernet Sauvignon con rotondità e morbidezza. I suoi aromi fruttati di ciliegia e prugna, uniti a una trama tannica più fine, conferiscono equilibrio al taglio. Nei blend italiani, è spesso usato in percentuali elevate, soprattutto nelle versioni più accessibili e immediate.
In percentuali minori, il taglio bordolese può includere altri vitigni che arricchiscono il profilo aromatico: il Cabernet Franc dona freschezza e nuance erbacee, il Petit Verdot aggiunge colore e spezie, mentre il Malbec contribuisce con note di mora e profondità. L’equilibrio tra questi elementi definisce la complessità finale del vino.
Percentuali tipiche e variazioni geografiche del taglio bordolese
In Bordeaux, le percentuali variano a seconda della sponda del fiume: sulla Rive Gauche prevale il Cabernet Sauvignon, sulla Rive Droite il Merlot. In Italia e nel Nuovo Mondo, queste proporzioni possono cambiare in base al terroir e allo stile del produttore, ma l'obiettivo resta lo stesso: armonizzare forza, eleganza e bevibilità in un unico vino.
Il taglio bordolese in Italia: grandi interpretazioni da nord a sud
Super Tuscan e Toscana IGT: quando l’Italia guarda a Bordeaux
Negli anni ’70, alcuni produttori toscani decisero di uscire dalle regole del Chianti Classico e creare vini con taglio bordolese, utilizzando vitigni internazionali come Cabernet e Merlot. Nacquero così i Super Tuscan, etichette prestigiose come Sassicaia, Tignanello e Ornellaia. Questi vini hanno dato il via a una nuova categoria: la Toscana IGT, oggi riconosciuta per l’eccellenza qualitativa.
Alto Adige, Veneto e Sicilia: le zone emergenti
Oltre alla Toscana, anche altre regioni italiane si sono affermate con tagli bordolesi di alto livello. In Alto Adige, produttori come Manincor sperimentano con successo su suoli minerali e altitudini elevate. In Veneto, le DOC Colli Euganei e Montello e Colli Asolani offrono blend eleganti. In Sicilia, grazie al clima favorevole, i vitigni bordolesi maturano perfettamente, regalando vini intensi e strutturati.
Vini italiani in vendita su Vinoso.shop con taglio bordolese
Su Vinoso.shop è possibile trovare diverse etichette italiane che interpretano il taglio bordolese con stile personale. Dalle referenze toscane di Bolgheri a blend del Sud Italia, il catalogo include opzioni per ogni fascia di prezzo. Ogni scheda prodotto fornisce informazioni dettagliate su vitigni, affinamento e zona di produzione.
Come abbinare un vino da taglio bordolese: consigli pratici
Piatti perfetti per valorizzare il blend bordolese
Il taglio bordolese è un vino dalla grande struttura, perfetto per accompagnare piatti importanti. Si abbina a carni rosse grigliate, arrosti, selvaggina e stufati. Anche formaggi stagionati e piatti a base di funghi trovano nel blend un ottimo alleato. L’importante è scegliere pietanze con intensità gustativa simile a quella del vino.
Temperature di servizio e bicchieri ideali
Per apprezzare al meglio un vino da taglio bordolese, si consiglia di servirlo tra i 16 e i 18 °C. Un calice ampio a tulipano permette l’ossigenazione e valorizza i profumi complessi. Se il vino ha diversi anni di affinamento alle spalle, una breve decantazione può aiutare a sprigionare gli aromi.
Quando stappare un taglio bordolese: occasioni speciali e momenti intimi
Un blend bordolese è perfetto per cene importanti, serate invernali o eventi da celebrare. Ma può essere anche una scelta raffinata per una cena a due, un incontro tra amici appassionati o un regalo di valore. La sua versatilità lo rende un alleato sicuro per chi ama vini rossi intensi e longevi.
Il taglio bordolese continua a conquistare gli amanti del vino grazie al suo equilibrio tra struttura, eleganza e versatilità. Dalle origini francesi ai grandi vini italiani, questo blend rappresenta una scelta di qualità per ogni occasione. Scopri su Vinoso.shop le migliori etichette da degustare o regalare, con la comodità dell’acquisto online e la garanzia di un catalogo selezionato.