CARATTERISTICHE SENSORIALI
Il Ratafià di Noci, ricavato dall’infuso di mallo di noci in alcool, è uno dei tipici liquori di Andorno, patria del Ratafià. Come tutti i liquori antichi, le sue origini si perdono nei secoli e sono avvolte da leggende. Le noci ancora verdi, avvolte nel loro mallo, dovevano essere raccolte nella notte del 24 giugno, giorno di incantesimi. Messe in infusione in alcool purissimo con zucchero e spezie, venivano lasciate riposare per alcuni mesi. Il consiglio è di berlo liscio o con ghiaccio. Ottimo abbinato con i più pregiati formaggi della tradizione, è un eccellente ingrediente nella preparazione di dessert. Da provare sulla macedonia o con il gelato di vaniglia.
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Giovanni Rapa fonda il liquorificio omonimo nel 1880 in Piemonti in Valle Cervo, nei pressi di Andorno Micca, località in provincia di Biella dove ancora oggi risiede l’azienda. È nello stesso anno che nel 1880 che il fondatore si dedica alla produzione del Ratafià, portando avanti una centenaria tradizione. Si tratta di un liquore composto da un infuso a freddo di frutta o fiori e alcol tipo acquavite o vino. Dal gusto intenso e versatile, il Ratafià piemontese può essere ottenuto da diverse materie prima, come il Ratafià di Ciliegie Nere, il Ratafià di Ginepro, e tanti altri ancora. Appassionato di fiori ed erbe alpine, Giovanni Rapa si occupa anche della realizzazione e produzione del Walser, un amaro di antica tradizione valdostana, ottenuto dai erbe digestive, di cui oggi viene ancora fedelmente seguita la ricetta tradizionale. Il lungimirante fondatore dell’azienda ottenne numerosi riconoscimenti: fu premiato dalle S.A.R. Umberto I e Margherita di Savoia, dai Pontefici Leone XIII e Pio X e ottenne il brevetto dal Duca di Genova.